COTTURA BUCCHERO ETRUSCA
La tecnica ceramica del Bucchero Etrusco ha origini antichissime. L'inizio della produzione degli oggetti in ceramica prodotti con questa tecnica risalgono al VII Secolo avanti Cristo in Toscana, alto Lazio e altre aree dell'Italia Centrale.
La lavorazione iniza con la foggiatura utilizzando un impasto di argilla particolarmente ricca di ossido di ferro.
Ragiunta la cosiddetta durezza cuoio, si leviga il pezzo con una stecca di legno, in modo da chiudere tutti i pori dell'argilla e rendere la superficie compatta e liscia.
Dopo la completa essiccazione, il vaso è pronto per la cottura. Questa avviene in carenza di ossigeno, grazie alla lenta combustione di pezzi di legno posti nel forno insieme ai vasi. La combustione lenta della legna crea ossido di carbonio che si combina con l'ossido ferrico rosso presente nell'argilla, diventando ossido ferrico nero.
A seconda del tipo e della quantità di legna si possono ottenere sfumature diverse, dal nero uniforme opaco al bucchero argentato.
Il chillum è prodotto e lavorato a mano ed è un pezzo unico e non viene prodotto in serie.